IL CORSO ESTIVO NAZIONALE PER OPERATORI MUSICALI DELLA LITURGIA è un corso che porta ad acquisire le capacità fondamentali per l’animazione musicale della liturgia. È raccomandata la frequenza biennale per la completezza del corso formativo.
Non è richiesta una preparazione musicale specifica, in quanto si cerca di introdurre alla musica liturgica e a tutto quanto ciò che è ad essa collegato. L’età minima richiesta è di 18 anni e presuppone l’aver già partecipato a qualche forma di animazione musicale della liturgia, o una futura partecipazione. L’esperienza settimanale, una vera e propria “full immersion” nella musica liturgica, si basa soprattutto sulla tecnica laboratoriale; questo consente un approccio immediato ai molteplici aspetti riguardanti il canto nel rito cristiano: quali canti? Quali strumenti? Come coinvolgere l’assemblea? Quale ruolo per il coro? Come programmare il repertorio per i tempi forti? Quale vocalità?
Concretamente che cosa si fa? Ecco le attività di una giornata tipo: impostazione della voce, riflessione liturgica, lettura della musica (per chi è a digiuno), chitarra, organo, animazione dell’assemblea, direzione di coro, musica d’insieme e altro ancora. Particolare interesse suscitano l’ora di ritmica durante la quale si interiorizzano elementi musicali attraverso la corporeità e le prove del coro per imparare nuovi canti a più voci da portare nelle proprie parrocchie. Verranno inoltre dati criteri per l’uso corretto delle percussioni attraverso la pratica dello strumentario Orff.
Ogni giornata si apre e si chiude con la preghiera. Particolarmente rilevante è la preghiera del tardo pomeriggio, nella quale vengono messi in opera i canti appresi durante le prove. Ogni iscritto riceve una cartellina contenente il fascicolo con gli spartiti e il volume teorico per approfondire a casa quanto è stato affrontato.
La verifica conclusiva coinvolgerà i corsisti nell’animazione della S. Messa prefestiva presso una vicina chiesa parrocchiale. Al termine della settimana viene rilasciato un attestato di partecipazione.
Spesso a ridosso delle feste importanti, i sacerdoti fanno le acrobazie per trovare chi suona e chi canta, pagando anche persone esterne, nella migliore delle ipotesi competenti di musica, ma non di liturgia. Occorre, invece, che ogni comunità formi al suo interno persone anche nel settore dell’animazione liturgico-musicale, proprio per superare l’ottica dell’emergenza e garantire un servizio musicale continuo e degno. Ecco perché il corso è un investimento non solo sulla formazione dei ragazzi, ma anche sulle comunità di cui essi fanno parte.
Sappiamo che i giovani delle nostre parrocchie sono impegnati d’estate su molti fronti, dai grest ai campi scuola, ai pellegrinaggio spirituali; perché non proporre anche l’esperienza del corso musicale? Senza dubbio è una esperienza ricca e fortemente motivante per il servizio domenicale nelle nostre parrocchie.